Forse sì
Il trust è uno strumento giuridico di origine anglosassone che abbiamo imparato a conoscere ed utilizzare negli ultimi decenni soprattutto per gestire il nostro patrimonio in chiave di passaggio generazionale, protezione, governare il processo di liquidazione dei creditori in caso di default dell’azienda.
Il trust è uno strumento che ha come caratteristica principale quella della flessibilità: dagli esempi che vi abbiamo enunciato, ci si rende subito conto di quanto sia duttile e quanto possa adattarsi alle esigenze più disparate che una persona possa avere.
Ma il trust può essere anche risolutivo per questioni che interessano la comunità, insomma tutti noi: femminicidi, terremoti, calamità naturali eccetera.
Perché non pensare all’istituzione di un trust per l’emergenza sanitaria di queste settimane?
Vediamo alcuni esempi virtuosi del trust per la collettività.
Con il Trust Women Care, a tutela delle vittime di femminicidi, è stato creato un contenitore per stanziare risorse economiche alle vittime di questo fenomeno e alle iniziative di supporto; il trust è stato dotato di sottofondi, ognuno destinato a specifici interventi.
Il trust è stato utilizzato anche per i terremoti di Amatrice ed Accumuli con il preciso fine di raccogliere fondi per le popolazioni colpite: la peculiarità stava nel diritto dei donanti di verificare, attraverso una password, il conto corrente bancario e la destinazione finale delle somme; con buona pace della trasparenza che, in queste operazioni, spesso tende ad essere dimenticata.
Anche nel caso della tragedia del ponte Morandi a Genova, il trust, appositamente istituito per l’occasione, avendo come obiettivo la realizzazione di una iniziativa concordata con le autorità locali, ha avuto come sbocco finale il sostegno economico per alcuni studenti universitari abitanti nelle zone interessate dall’evento.
Da ultimo, il trust è stato progettato per salvare Venezia dagli allagamenti avvenuti nel mese di novembre 2019 ma anche per i successivi. Nel trust per Venezia tutti i soldi provenienti dal Governo, Unione Europea, istituzioni bancarie, privati cittadini, sono vincolati esclusivamente alla messa in sicurezza della città. A tutela della trasparenza dell’intera operazione, la Banca d’Italia, quale autorità indipendente o il Fai (Fondo Ambiente Italiano).
Perché allora non dare vita ad un trust che abbia come obiettivo il sostegno alla ricerca per questo virus?
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