Scambio di informazioni
Dapprima gli Stati Uniti con l’introduzione della normativa FATCA (Foreign Account Tax Compliance Act), poi OCSE, con G20 e Unione Europea, hanno imposto un protocollo globale per lo scambio automatico delle informazioni (Common Reporting Standard).
In forza di tali accordi internazionali le amministrazioni finanziarie degli Stati aderenti stanno ottenendo le informazioni dalle istituzioni finanziarie ivi stabilite in ordine ai conti detenuti da persone fisiche e società (compresi i trust e fondazioni); con frequenza annuale le amministrazioni finanziarie scambiano automaticamente con gli altri Paesi aderenti le informazioni raccolte sui soggetti titolari delle giacenze e ivi residenti.
Pertanto, a seguito dell’entrata in vigore dello scambio automatico, l’Agenzia delle Entrate viene automaticamente a conoscenza dell’esistenza di conti correnti e dei contratti assicurativi con contenuto finanziario intrattenuti all’estero ma intestati a soggetti che abbiano la residenza (amministrativa o fiscale) in Italia.
Inoltre sono stati conclusi accordi bilaterali con il Principato di Monaco, Lussemburgo, Liechtenstein, San Marino, Svizzera e altri paesi minori che hanno determinato la fine del segreto bancario e l’instaurarsi di reciproci obblighi di trasparenza nella comunicazione di informazioni.