301111088347312 Alberto Sordi: l'uomo e la sua storia
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Alberto Sordi: l'uomo e la sua storia

Aggiornamento: 12 lug 2021

Che cosa possiamo imparare da questo grande uomo?


La storia

18 anni sono trascorsi dalla morte di Alberto Sordi (15 giugno 1920 – 24 febbraio 2003) ed è l’occasione per riflettere sulla figura di un illustre attore che ha dato visibilità, prestigio e valore al mondo della cinematografia italiana ed internazionale.

Siamo qui a parlarne perché a sua insaputa e suo malgrado, il grande Albertone è stato coinvolto in un processo civile.

Facciamo riferimento alla sua eredità tanto bistrattata e maltrattata. Dopo la sua morte avvenuta il 24 febbraio 2003, il suo patrimonio fu ereditato dalla sorella Aurelia a sua volta deceduta nel 2014 all’età di 97 anni.

Unica erede del grande attore, si ritrovò a gestire un grande patrimonio e le conseguenze sono note a tutti: raggiri, procure ad agire, donazioni, avvocati, notai, faccendieri, autisti, camerieri...tanti tasselli che hanno condotto ad un processo durante il quale i 37 partenti di Aurelia hanno impugnato il testamento.


Che cosa impariamo?

Liti ereditarie, speculazioni patrimoniali attivate da gente senza scrupoli, assenza di controllo sono tutte conseguenze di una errata o inesistente pianificazione successoria. Quando vi sono patrimoni così consistenti o quando vi sono persone anziane o in difficoltà che presumibilmente diventeranno eredi, tra le soluzioni da adottare possiamo pensare al trust.

Ipotizziamo che Alberto Sordi lo avesse fatto: avrebbe stabilito che dopo la sua morte, a gestire il suo patrimonio ci avrebbe pensato un professionista esterno di sua fiducia, un trustee professionale, indicando come beneficiario, ad esempio, la sorella. Nell’atto costitutivo di trust avrebbe potuto indicare anche le modalità di gestione del suo patrimonio affidando ad un guardiano il monitoraggio e la reale realizzazione dei suoi desideri e volontà.


Che cosa possiamo trasmettere ai nostri clienti?

Non sono in molti a possedere il patrimonio di Alberto Sordi ma ciascuno di noi è detentore di un sogno il cui valore economico non è quantificabile. Noi dobbiamo trasmettere ai nostri clienti la possibilità che attraverso il diritto è possibile proteggere le famiglie e i sogni, oltre che il patrimonio.

Dobbiamo sempre più valorizzare la comunicazione orientata al cliente: è il suo sogno ad essere al centro. E noi siamo lì, accanto, per tutelarlo e proteggerlo.




 

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