Tutti i metodi a prova di legge per proteggere la nostra casa dai debiti
Il pignoramento è una procedura esecutiva che viene attivata dal creditore sui beni del debitore per soddisfare le proprie ragioni creditorie.
É un dovere del debitore quello di pagare i propri debiti e se non lo fa, il creditore può agire sulle cose di proprietà del debitore, inclusa la casa.
Ci sono delle condizioni grazie alle quali è possibile evitare il pignoramento. Inoltre, anche la legge ammette l’utilizzo di strumenti giuridici che possono avere lo stesso effetto: bloccare l’azione esecutiva del creditore.
Per tutti noi, la casa è un bene da proteggere e tutelare e lo è praticamente per tutta la popolazione italiana.
Secondo il rapporto stilato dall’Agenzia delle Entrate, quasi il 93% è posseduto da persone fisiche e il 75% degli italiani è proprietario di una casa: il mattone è un bene nel quale crediamo e nel quale investiamo.
Considerati i sacrifici per poter acquistare un appartamento (per farlo a Milano ci vogliono circa 10 annualità di stipendio) è evidente l’interesse a non farsela portar via a causa di un pignoramento.
Ecco perché abbiamo deciso di chiarire in questo articolo quali sono i metodi per proteggere la propria abitazione dai debiti.
Innanzitutto è importante distinguere tra debiti contratti con l’erario - quindi con l’Agenzia delle entrate - dai debiti contratti con i creditori “privati.
Debiti con l’erario
L’Agenzia delle entrate non può pignorare prima casa se:
• è l’unico immobile di proprietà del debitore;
• è adibito a uso abitativo e il debitore vi risiede anagraficamente;
• non è di lusso
In tutti gli altri casi, l’Agenzia delle entrate può procedere al pignoramento e alla vendita all’asta dell’immobile solo se:
l'importo complessivo del debito è superiore a 120 mila euro;
il valore degli immobili del debitore è superiore a 120 mila euro;
sono passati almeno sei mesi dall’iscrizione di ipoteca e il debitore non ha pagato o rateizzato il debito o in mancanza di provvedimenti di sgravio o sospensione.
Debiti con i privati
Qui la situazione cambia radicalmente: non ci sono più i limiti previsti per i debiti con l’erario.
Allora, per evitare il pignoramento, il debitore può proporre un piano di rientro ai suoi debitori.
Questa strategia è prevista dalla Legge n. 3/2012 che è stata modificata, tra l’altro, proprio in queste settimane per supportare tutti quei cittadini che, a causa della crisi economica, si sono ritrovati in difficoltà economiche.
Ci sono, inoltre, anche altri strumenti che in via preventiva possono proteggere i nostri beni.
Dal fondo patrimoniale al trust, la legge mette a disposizione tante soluzioni che possono segregare il nostro patrimonio: devono essere attivati quando non ci sono sofferenze nei crediti. In caso contrario, il giudice può annullare questi atti e consentire le azioni esecutive dei creditori.
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