301111088347312 E se non...?
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E se non...?

Le ripercussioni di una mancata pianificazione


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La parola rischio, secondo alcuni, deriva dal greco rizikon “sorte” e da riza “scoglio”; insomma il pericolo che correvano le navi che solcavano i mari tra le intemperie, per consegnare merci o scoprire nuovi mondi. Oggi, i confini territoriali sono conosciuti, le imbarcazioni sono più sicure e in generale tutti i mezzi di trasporto: ciò che rimane è lo scoglio, l’incertezza di un intoppo nella nostra vita personale e professionale.


Non è possibile evitare tutti i rischi perché essi, per loro stessa natura, conservano un margine di imprevedibilità, quanto al momento di avveramento e quanto alle conseguenze. Non si può prevedere il verificarsi di un terremoto, né tantomeno quantificarne la portata distruttiva e le conseguenze economiche: tuttavia la geologia ci aiuta nell’identificare, ad esempio, quali sono le zone che possono essere interessate da questo genere di eventi.


Idem nel settore della consulenza patrimoniale: non possiamo stimare “al centesimo” quali sono le conseguenze patrimoniali della chiusura di un’azienda ma possiamo riconoscere i rischi cui andiamo incontro e pianificare una strategia.


Focalizziamo la nostra attenzione ai rischi di un’errata o inesistente pianificazione successoria: possiamo suddividerli in macrocategorie.

Quella più importante è relativa agli eredi: è importante sapere a chi andrà il nostro patrimonio e, nel rispetto delle norme del codice civile, possiamo evitare dispersioni e frammentazione dei beni.


Alla morte del capostipite sono legate a forti impatti emotivi: soprattutto i figli e il coniuge devono affrontare il dolore della perdita e riscrivere le regole di relazione con il resto della famiglia.


Questa delicata fase della vita di una famiglia può portare a conflitti difficili da gestire, che possono interrompere il flusso naturale di trasferimento di ricchezza e valori, mentre nel peggiore possono protrarre i contenziosi.


Inoltre, gli stessi eredi possono essere a loro volta soggetti a rischi professionali con conseguente aggressione dei beni ricevuti in eredità.


Possiamo non dimenticare anche i legami affettivi degli eredi? Frequentazioni “sbagliate”, cattive condotte di vita (dipendenze da alcool o droghe eccetera) possono mettere a repentaglio l’equilibrio patrimoniale dell’erede.


Abbiamo fatto una veloce panoramica sui possibili rischi.


Perché non decidere di conoscerli e affrontarli per evitare spiacevoli conseguenze?


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