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Casa dolce casa

Come risparmiare nell’acquisto dell’immobile



Secondo gli ultimi dati a disposizione del Consiglio Nazionale del Notariato (1° semestre 2019) i dati relativi agli immobili segnalano un trend positivo.


Continua l’aumento (+5,91%) delle compravendite di fabbricati rispetto allo stesso periodo del 2018.


Il Nord è l’area geografica nella quale si registrano più rogiti, con la Lombardia in testa con 93.641 immobili nell’intero primo semestre 2019.


Ad acquistare sono prevalentemente i giovani ossia i soggetti compresi nella fascia d’età tra 18 e i 35 anni.


L’immobile rimane quindi nel cuore degli acquisti degli italiani: non un semplice fabbricato, ma famiglia, valori, privacy…insomma molto più di quattro mura e un tetto.


Anche per questo motivo, le donazioni immobiliari sono tra gli atti più gettonati dalle famiglie italiane: nel primo semestre del 2019 sono aumentate del 2,29% e a riceverle sono le persone tra i 18 e 45 anni.


Questo dato fa riflettere: chi dona un immobile non attende il momento della successione e preferisce sostenere le giovani famiglie nella loro fase di costituzione.

Oltre il 50% degli immobili viene acquistato con l’agevolazione prima casa.


In sostanza, se il venditore è un privato o un’impresa che vende in esenzione Iva, chi compra deve versare:

- l’imposta di registro proporzionale nella misura del 2%

- l’imposta ipotecaria fissa di 50 euro

- l’imposta catastale fissa di 50 euro.


Se invece si acquista da un’impresa con vendita soggetta a Iva chi acquista beneficia dell’Iva ridotta al 4% e deve versare:

- l’imposta di registro fissa di 200 euro

- l’imposta ipotecaria fissa di 200 euro

- l’imposta catastale fissa di 200 euro


Questa agevolazione può essere richiesta in presenza di determinati requisiti. L’immobile non deve rientrare tra le abitazioni di lusso e deve esistere nel territorio del comune in cui l’ac-quirente ha o stabilisce, entro diciotto mesi dall’ac¬quisto, la propria residenza o, se diverso, in quello in cui l’acquirente lavora.

Inoltre chi richiede l’agevolazione non deve essere titolare esclusivo o in comunione con il coniuge dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del comune in cui è situato l’immobile da acquistare.


È importante che l’acquirente non sia titolare, neppure per quote, anche in regime di comunione legale su tutta Italia, dei diritti di proprietà, usufrutto, uso, abitazione e nuda pro¬prietà su altra casa di abitazione acquistata dallo stesso soggetto o dal coniuge con le agevolazioni.


Altra condizione: il richiedente non deve essere proprietario di altro immobile per il quale abbia già fruito delle agevolazioni prima casa.



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