Redazione

29 apr 20202 min

Disabilità e diritto: la legge sul “Dopo di noi”

Quali sono i punti di attenzione

Secondo gli ultimi dati disponibili, sono circa 3 milioni i disabili in Italia, il 5,2% della popolazione, con una concentrazione maggiore in Umbria (8,7% della popolazione), Sardegna (7,3%) e Sicilia (6%); mentre l’incidenza più bassa si registra in Veneto, Lombardia e Valle d’Aosta.

Oltre alla disabilità legate all’invecchiamento (anche queste in aumento) ci sono sempre più famiglie che devono occuparsi dell’assistenza dei propri cari e il diritto deve fare la sua parte.

Su questo fronte, la legge n. 112/2016 sul “Dopo di noi” interviene per sostenere tutte quelle famiglie che assistono persone affette da gravi disabilità dopo la scomparsa dei genitori o familiari.

Che cosa si intende per disabilità grave?

La legge è rivolta a tutte quelle persone che sono affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali (non causati da invecchiamento o da patologie connesse alla senilità), che comportano una generale difficoltà di apprendimento o di integrazione sociale e che richiedono l’assistenza permanente di familiari o altre persone come personale medico-sanitario.

In ogni caso, la disabilità grave è accertata dalle Commissioni mediche delle ASL.

Quali sono i vantaggi della legge sul “Dopo di noi”?

I vantaggi possono essere di 2 tipi: pubblici e privati.

Nel primo caso, è stato istituito un Fondo per l’Assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare che mira a favorire forme di assistenza in abitazioni o in gruppi-appartamento che, riproducendo le condizioni abitative e relazionali di una casa, sono in grado di realizzare una calda inclusione di queste persone. Inoltre, attraverso questo fondo, sono realizzate diverse iniziative volte al miglioramento delle condizioni sociali e personali per raggiungere, oltre che l’inclusione sociale, anche forme di autonomia.

A livello privato, sono state previste una serie di agevolazioni fiscali per le donazioni in denaro o in natura, per la stipula di polizze assicurative, per la costituzione di trust, e altri strumenti giuridici.

Per le donazioni di denaro o natura dai privati nei confronti di trust o fondi speciali, è prevista la deduzione nel limite del 20% del reddito complessivo dichiarato e comunque nella misura massima di 100.000 euro annui.

Per le polizze assicurative con oggetto il rischio di morte per la tutela delle persone con disabilità grave, l’importo fiscalmente detraibile dall’imposta IRPEF del premio è di 750 euro (anziché 530,00).

Con l’istituzione di un trust, la famiglia può provvedere all’assistenza, cura e protezione delle persone con disabilità grave. Con questo strumento, viene posto un vincolo sui beni

Conferiti in modo tale che siano destinati esclusivamente alla cura del disabile al riparo da eventuali aggressioni (per esempio di creditori).

Chi decide come gestire questo patrimonio sono i (o il) disponenti – i genitori, di solito – che trasferiscono i beni al trustee il quale ha il dovere di gestirli secondo l’interesse del beneficiario – il disabile – e secondo le il programma stabilito dai disponenti nel trust.

Inoltre, i beni e diritti conferiti in trust, sono esenti dall’imposta sulle successioni e donazioni.

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