301111088347312 Composizione Negoziata della Crisi d'Impresa | Protezione Patrimoni | Italia
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Composizione negoziata della crisi d'impresa

Il Codice della Crisi di Impresa e dell'Insolvenza ha introdotto una nuova procedure per incentivare l'imprenditore ad attivarsi spontaneamente in caso di segnali di crisi: la composizione negoziata della crisi d'impresa. Si tratta di una procedura stragiudiziale volta a favorire la continuità aziendale.

La nuova procedura è volontaria e può essere attivata dall’imprenditore in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico finanziario che ne rendano probabile la crisi o l’insolvenza, quando risulta ragionevolmente perseguibile il risanamento dell’impresa.

 

Si accede alla procedura tramite un'istanza telematica alla Camera di Commercio che procederà a nominare un esperto indipendente preposto allo svolgimento di trattative tra l'imprenditore, i creditori ed eventuali altri soggetti interessati al fine di individuare una soluzione per il superamento delle condizioni di squilibrio.

L’imprenditore che accede alla composizione negoziata può chiedere l’applicazione di misure protettive del patrimonio o la concessione di provvedimenti cautelari necessari per condurre a termine le trattative. In questo modo i creditori non possono iniziare o proseguire azioni esecutive e cautelari sul suo patrimonio personale o sui beni necessari per l’attività d’impresa.

All’esito della fase negoziale le parti possono raggiungere un accordo nel termine di 180 giorni per il superamento della crisi e concludere un contratto per la ristrutturazione dei debiti oppure siglare una convenzione di moratoria, che dispone una dilazione delle scadenze dei pagamenti e la sospensione di eventuali azione esecutive.

In caso di accesso alla procedura di composizione negoziata della crisi d'impresa l'imprenditore potrà accedere ad una serie di misure premiali tra cui la riduzione del tasso di interessi sui debiti tributari alla misura legale; la riduzione delle sanzioni tributarie e possibile rateizzazione in 72 rate; l'esonero da azione revocatoria; la sospensione degli obblighi di ricapitalizzazione e delle cause di scioglimenti previste da legge in caso di riduzione del capitale sociale o perdite. In ogni caso l'imprenditore non incorrerà nel rischio di condanne per reati di bancarotta fraudolenta e semplice per atti e pagamenti effettuati nel rispetto del piano di risanamento.

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